I luoghi

Nel 1973 il coro incontra per la prima volta il villaggio di Oberhausen in Baviera, ed in particolare con gli Oberhauser Musikanten e la locale società sportiva, scaturiti da un positivo intreccio di emigrazione, di interessi sportivi e musicali con la comunità di Pieve di Bono che si protrasse negli anni successivi fino ai giorni nostri.

Da allora il Coro Azzurro ha inanellato numerose storiche trasferte in vari paesi europei e perfino negli Stati Uniti. Ne citiamo alcune tra le più importanti.

Nel settembre del 1981 il coro Azzurro vola oltre la Manica, incontra il circolo trentino di Londra ed ottiene uno straordinario successo con il concerto di canti popolari eseguito presso la Finsbury Town Hall. Dello stesso periodo è la prima trasferta in Irlanda che avrà un’altra entusiasmante replica due anni dopo con il concerto “Folk songs from Italy” dato a Dublino, presso la St. Anne’s Church (chiesa di S.Anna).

E’ del 1986 il grande abbraccio con gli emigrati trentini di Charleroi in Belgio: qui il coro esegue due concerti presso l’associazione Trentini nel Mondo e la chiesa parrocchiale di Solre sur Sambre. In Fiandra il Coro Azzurro ritornerà anche nel 1990

Ormai “europeo”, il complesso del maestro Armani, negli anni successivi esegue concerti in Francia, a Grenoble e più volte in Germania, a Monaco di Baviera, Weilheim, Heuchelheim (gemellaggio con la corale della cittadina) e Francoforte.

Altro importante capitolo dell’itinerario “migrante” del coro Azzurro è l’America. Nella primavera del 1992, accompagnati da un gruppo di amici, i coristi di Strada volano negli Stati Uniti, “de là da l’acqua”, come titolava una mostra della sagra del Folclore sulla emigrazione di quell’anno. La prima sosta avviene a Syracuse nello stato di New York e più precisamente nell’ormai famosa cittadina di Solvay. Qui i nostri nonni si sono trasferiti per qualche generazione a guadagnare “il pane dalle sette croste”, come ricordava un emigrante della Pieve di quel periodo ed affrancarsi dalla miseria che attanagliava la nostra terra di quegli anni. Dopo Solvay ecco il trasferimento in Pensylvania, ad Hazleton, quindi a New York, nei sobborghi di Queens e Douglaston. Ogni incontro è un grande abbraccio ideale con la terra d’origine, all’insegna del bel canto, come la grande manifestazione presso il Tyrol Club. Qui, tanti fra i più anziani emigranti, con lontani ricordi di un Trentino povero ma anche solidale, delle valli custodi di una remota infanzia e dei paterni monti, si commuovono all’ascolto dei canti popolari che il Coro Azzurro ha raccolto, nel suo lungo itinerario alla ricerca delle connotazioni più vere del canto popolare.