Strada

E strada si tinse di azzurro…

La storia del Coro Azzurro non può prescindere da una ricostruzione delle condizioni “ambientali” nelle quali la nuova “idea” musicale venne alla luce e si affermò nel tempo. Stiamo parlando di Strada, la cui storia si caratterizza anche per la sua spiccata vivacità sociale, economica e culturale

Strada è nata come insediamento agricolo – montano, ma ben presto si è affermata nella economia della zona per le sue imprese artigiane, favorite nel loro operare anche dalla Sariöla, il canale derivato dal torrente Adanà, che serviva ad alimentare torni, mantici e turbine di dodici opifici (fucine, mulini, segherie). Nel paese si contavano inoltre sette botteghe artigianali, sei negozi e sei tra osterie ed alberghi.
A partire dal primo dopoguerra inoltre non va dimenticato il ruolo fondamentale assunto dalla ditta Nicolini quale fattore trainante dell’ economia del paese.
Ma il centro abitato aveva ed ha tuttora una sua dimensione di “servizio” alla più vasta comunità di valle, ospitando l’antico ospizio/convento poi divenuto ora Casa di Riposo

A Strada sono presenti anche aspetti di cultura musicale che trova la sua migliore espressione nel coro parrocchiale, con i suoi prestigiosi maestri.

Va ricordato inoltre che molti dei cantori di Strada, con altri di Creto e Cologna, erano attivi componenti della Banda Civica e della Fanfara. Queste attività offrivano dunque ai giovani del luogo una formazione musicale di prim’ordine e facilitavano non di poco il compito al maestro del nuovo coro.
Il repertorio del coro parrocchiale di Strada è particolarmente vasto e qualificato, comprendendo Messe “d’autore”, come quelle musicate da Ignazio Martin Mitterer, Michael Haller, Lorenzo Perosi, Oreste Ravanello, Luigi Bottazzo e poi Soranzo, Grassi, Vranken, Goller, Piglia. Al loro ascolto la gente accorreva anche dai paesi vicini.

Solo eccezionalmente ed in particolari occasioni il coro parrocchiale eseguiva musica profana e questo accadeva nel giorno di S.Cecilia o durante le feste solenni e le sagre del paese, dopo le funzioni, quando i cantori si radunavano nelle osterie dove si intonavano brani corali tratti da opere liriche (altra grande passione dei coristi….), celebrative o patriottiche.

Questo era dunque il clima sociale e culturale che si respirava a Strada, che concorrerà alla formazione del primo nucleo del Coro Azzurro, mentre arrivano anche nei nostri paesi i primi canti popolari, appartenenti alla tradizione del popolo trentino.