Le origini

Il primo tentativo di costituire un coro di canto popolare viene fatto a Creto, dal maestro Boldrini nell’immediato dopo guerra, il quale raduna presso la sede del dopolavoro un gruppo di cantori e di componenti della banda civica, di Cologna, Creto e Strada. Ma la riunione non ha successo. Così, al secondo appuntamento si presentano soltanto quelli di Strada che prendono la decisione di costituire un coro con elementi del paese.

E’ il 1949 ed il Coro Azzurro vede la luce per iniziativa di Antonio, Claudio e Fabio Baldracchi, Aquilino Ceschinelli, Arduino Filosi, Cesare, Fiore e Renzo Nicolini, Andrea Romanelli (di Strada), Federico Bugna e Basilio Mosca (di Bersone)
Un duplice “tocco” di originalità e distinzione caratterizza da subito il sodalizio, nel nome “Azzurro” che evoca il cielo come elemento naturale superiore ad ogni altro, anche alle nostre montagne, e nella prima presidenza, assegnata ad una giovane donna, Anna Nicolini.


A dirigere il Coro Azzurro sin dalle prime prove fu Basilio Mosca, uno degli ispiratori della prima ora del coro, al quale per oltre trent’anni avrebbe dedicato l’intelligenza e la sensibilità di un uomo di vasta cultura immerso nella quotidianità della gente e del paese.

Il debutto del Coro Azzurro avvenne il 16 luglio 1950, sagra della Madonna del Carmine. Da quel giorno il Coro Azzurro ha partecipato a centinaia di manifestazioni corali. Fra le tante che hanno lasciato “segni” permanenti nella sensibilità individuale e nella memoria collettiva ricordiamo la partecipazione ai numerosi congressi della SAT, i concerti degli anni ’50 per gli operai dei “lavori” idroelettrici in valle di Daone e la partecipazione a otto concorsi organizzati dall’ENAL di Bolzano.

Ricordiamo ancora i concerti dati dal Coro Azzurro per la RAI e su richiesta degli Amici della Musica negli anni ’60, la partecipazione alle rassegne di canti popolari indette dal comprensorio e le innumerevoli uscite nei paesi delle Giudicarie, in provincia di Trento e in tante località del resto d’Italia.